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26/07/2023Divertimento assicurato grazie ad uno degli sport acquatici che anche in Italia è sempre più frequentato.Vero e proprio fenomeno internazionale degli ultimi anni, il Flyboard è una particolare attrezzatura che permettere di compiere delle incredibili evoluzioni sull’acqua, e che ha creato un’attenzione e un interesse crescente con la realizzazione di eventi e competizioni professionali.
In sostanza il Flyboard è uno speciale macchinario composto da una tavola per i piedi, nella quale sono innestati degli speciali stivali che ricevono la spinta derivante dalla pressione dell’acqua. Ma non solo la tavola, infatti sono elementi fondamentali del Flyboard particolari giubbotti tecnici che permettono la propulsione in aria o sott’acqua.
Invece viene considerato come elemento facoltativo la moto d’acqua: sebbene nella maggior parte delle ipotesi sia proprio il motore della moto d’acqua a rappresentare la forza propulsiva, esistono varianti del Flyboard che possono essere utilizzate da sole, senza l’ausilio della moto d’acqua.
Questo sport, il Flyboard nasce per opera dello Zapata Racing, una società francese che ha sfruttato l’idea di Franky Zapata, un noto campione di moto d’acqua, per realizzare un dispositivo commercialmente replicabile, e in grado di consentire l’effettuazione di evoluzioni avveniristiche sull’acqua.
I primi prototipi risalgono al 2011 poi attraverso studio e passione si è giunti alle attuali versioni disponibili per l’acquisto o per il noleggio.Tanti appunto i passi in avanti che hanno reso maggiormente fruibile e semplice da usare, questo avveniristico dispositivo.
Tantissimi sono gli appassionati e per chi si avvicina per la prima volta, specie coloro che non hanno grandi esperienze negli sport acquatici, la voglia di provarci si trasforma in entusiasmo e divertimento.
Con il passare dei mesi le varianti del Flyboard si sono moltiplicate ma, principalmente, sono due. La prima quella che è la “versione originaria” prevede il coinvolgimento di due persone: la prima sulla moto d’acqua, e la seconda sul Flyboard.
La seconda, “versione alternativa”, invece prevede la possibilità di poter sfruttare un sistema di guida indipendente, che permetterà all’utente che utilizza il Flyboard di poter gestire a distanza la moto d’acqua, la quale seguirà quindi i movimenti della persona che fruisce della tavola.
Il kit utile per poter effettuare delle evoluzioni con il Flyboard è piuttosto ricco. Certamente occorre una “Tavola”: è una piccola piattaforma sulla quale vanno installati gli stivali Wakeboard. È necessario che sia sufficientemente solida e stabile, al fine di consentire una congrua sicurezza.
Importanti le “Scarpe”: si tratta, in evidenza, di un paio di stivali speciali, di tipo Wakeboard, da indossare al fine di poter ricevere la spinta propulsiva generata dal sistema alimentato dalla moto d’acqua.Altro componente indispensabile è il “Sistema di rotazione”: permette di fruire delle opzioni di pulizia del flusso di aria e acqua.
Composto da piccole sfere in plastica, che selezionano ed eliminano tutto ciò che potrebbe finire all’interno del sistema di propulsione, come le alghe, la sabbia o eventuali rifiuti.
Ed ancora il “Tubo”: è il canale all’interno del quale finisce l’acqua pressurizzata.Il tubo viene “alimentato” dalla moto d’acqua, e termine sul vero e proprio Flyboard, consentendo quindi di poter fruire della forza propulsiva.
Occorre anche il “Sistema di propulsione”: insieme al tubo, costituisce il vero e proprio “motore” del Flyboard, con una curva che inverte l’uscita dell’acqua dalla mota, e da un sistema che dirige e incrementa la velocità del flusso di acqua dalla turbina.
Nel kit deve necessariamente esserci il “Sistema di aggancio”: permette di agganciare e sganciare rapidamente e in modo sicuro il Flyboard alla moto d’acqua.Se invece decidete di fare da soli, fruendo quindi di una guida autonoma del Flyboard, avete la necessità di acquistare o reperire un kit elettronico formato da un “Sistema elettronico” che gestisce l’alimentazione e la potenza da erogare.
Di norma possiede delle varie opportunità di personalizzazione, che discriminano la potenza erogata sulla base delle preferenze imposte dal conducente del Flyboard.Occorrono dei “Cavi” che sono principalmente due. Il primo serve per collegare la scheda elettronica, il secondo per collegare il motore e l’acceleratore.
Il tutto avviato grazie a dei “Comandi” tenuti nella mano destra dove viene posizionato l’acceleratore e un pulsante di start e stop, in grado di comunicare con la scheda elettronica installata nella moto d’acqua. Infine il “Motore elettrico”, che viene posizionato all’interno della centralina elettronica.
Praticare il Flyboard in Italia è divenuta una possibilità piuttosto frequente, visto e considerato che negli ultimi anni si sono moltiplicati i luoghi nei quali poter fruire di una simile opportunità.Il noleggio con istruttore e delle attrezzature, è disponibile per poche decine di euro.
Diverso è invece il discorso per l’acquisto: il kit di base si aggira intorno ai 5.000 euro, cui aggiungere il costo della moto d’acqua. Il Flyboard può essere effettuato in qualsiasi condizione di temperatura.
Per praticarlo nella stagione invernale, basta munirsi di una tuta da surf. E’ preferibile non praticarlo quando il mare è eccessivamente agitato. In estate invece è possibile cimentarsi in questa disciplina senza alcun problema, praticando uno sport molto divertente.
Di Antonio Elia direttore responsabile