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26/02/2024Da qualche mese non si parla di altro su tutti i grandi media internazionali, ovvero della preponderante-inarrestabile ascesa dell’intelligenza artificiale (A.I.). Tante le preoccupazioni in merito, ma ci sono pure delle buone notizie.
Infatti è dell’inizio dell’anno la notizia che la società Neuralink, fondata dal visionario tycoon Elon Musk, una Major per quel che riguarda le nanotecnologie in campo biomedicale, ha sperimentato un primo impianto informatico all’interno del cervello umano. Il tutto tramite le onde cerebrali che con l’ausilio di un chip potranno essere de-criptate e comunicate all’esterno, dando così sollievo a chi ha subito lesioni traumatiche o soffre di problemi neurologici dovuti a patologie legate all’età.
Pertanto attraverso l’utilizzo di un lettore (software) di impulsi elettrici cerebrali, questi riesce a trasformare il pensiero-intenzione decodificando in azione (scritta su di un display connesso a diversi device), con risvolti positivi sia per lo stato psicologico dei pazienti gravemente ammalati che per le loro famiglie.
I risultati sono alquanto confortanti: le neuro-tecnologie volute dall’imprenditore di origine sudafricana già da lontano 2016 puntano a creare nel breve tempo un’ interazione stabile tra computer e cervello per garantire una comunicazione stabile ed efficiente ad appannaggio dei pazienti gravemente ammalati di patologie neurologiche.
Il tutto con i software computerizzati dell’ azienda in oggetto, i quali oltre a consentire una comunicazione per i bisogni giornalieri, darà la possibilità a questi ultimi di rimanere ininterrottamente attivi anche sotto un punto di vista lavorativo.
Se pensiamo infatti che in diverse regione italiane, perlopiù meridionali, già sul finire dello scorso anno, i pensionati superano di numero le persone cosiddette attive; questo consentirà almeno per alcune professioni in un contiguo avvenire (Intelligenza robotica permettendo) di continuare a lavorare in avanzata età e viepiù indipendentemente dallo stato fisico.
Purtroppo ed è cosa risaputa da tempo, i conti dell‘INPS non consentono di garantire future pensioni degne di questo nome e dunque al di là del futuribile Reddito Universale, una tale ipotesi non peregrina è invero una buona notizia, all’infuori dei lavoratori anche per le casse previdenziali del nostro Stato, nel quale oramai da diversi lustri si registra un decremento della natalità, come evidenziato più volte da Elon Musk sui media e perfino in visita nello “Stivale”, un dato assai preoccupante che creerà un dislivello sulla forza lavoro in generale.
L’uomo più ricco, novello stupor mundi, del mondo continua a strabiliare: già impegnato da oltre un decennio nelle automobili elettriche con la avveniristica Tesla Motors e prossimamente in versione commerciale di veicoli dotati di un autoguida, senza obliare in aggiunta la company Space X, volta prepotentemente coi suoi razzi e legioni di micro satelliti, alla conquista del sistema solare, promette adesso una nuova umanità sempre più interconnessa per non azzardare, addirittura in fusione con le nanotecnologie delle “macchine”.
Si intravede all’orizzonte un nuovo modello di “essere umano” che assomiglierà sempre più ad un Cyborg o di un androide, proiettato a colonizzare la “nuova frontiera” siderea.
Amarcord Hollywoodiano: teorie queste che erano rappresentate nei film di fantascienza pochi decenni orsono, ma che ora si stanno sempre più implementando, avvicinandosi a un futuro prossimo con tutti i risvolti distopici, costituiti dal rischio di controllo sociale e de-umanizzazione; della serie: Orwell & Huxley, siete vivi e vegeti e combattete insieme a noi!
di Marco Naponiello giornalista