Fashion Tv Italia, protagonista della comunicazione
21/09/2023Mariateresa D’Arco, Fashion Stylist evento MR a Tropea
21/09/2023L’industria della moda va valorizzata, in questo senso è stato approvato dal consiglio dei Ministri, il disegno di legge sul “Made in Italy”.
Si punta al potenziamento delle competenze, difesa dei marchi e misure anti-contraffazione fino all’introduzione di un Fondo sovrano che investirà sulle imprese e sulle filiere del Made in Italy.
Sono i pilastri della strategia del Governo per il sostegno e la valorizzazione delle eccellenze italiane sul fronte della moda. Principale filiera del Made in Italy è certamente l’industria italiana del tessile-abbigliamento-moda, in grado di rappresentare l’Italia in maniera globale.
Conta infatti ben 64 mila imprese generando circa 100 miliardi di fatturato. L’intento è attraverso il potenziamento delle competenze, difendere i marchi fino all’introduzione di un Fondo sovrano che investirà sulle imprese e sulle filiere del Made in Italy per rendere il sistema più competitivo soprattutto in ambito digitale ed ecologico.
Occorre strutturare meglio l’offerta formativa a tutti i livelli, a partire dalla scuola secondaria fino ad arrivare alla formazione superiore.
Il progetto è ampio e ambizioso. Si pensa ad introdurre il liceo del Made in Italy, rafforzare gli ITS, favorire le Accademie e le Scuole dei mestieri.
E’ opportuno però fare i conti con la situazione economica post-Covid, in una fase in cui si stanno ridefinendo le catene produttive a livello mondiale.
Risulta essenziale rafforzare le misure di attrazione per le imprese che vogliono investire in Italia, sicuri che il nostro know how non è replicabile.
Altro concetto da mettere in evidenza è che il Made in Italy non è solo ciò che è fatto in Italia, ma la contiene. La storia, la bellezza, tradizioni e complessivamente, il modo di vivere.
A sostegno di chi vuole svolgere attività di impresa in Italia, c’è uno sportello dedicato. Gli investitori stranieri così possono sburocratizzare le procedure per attrarre gli investimenti in Italia.
All’interno della legge quadro sul Made in Italy è previsto il via al Fondo sovrano così da rendere più competitivo il tessuto produttivo.
C’è da dire anche che il settore moda è quello più colpito dal business della contraffazione. Per contrastare il fenomeno il Governo oltre alle misure in vigore, potenzierà la competenza degli uffici inquirenti per velocizzare le procedure anche di distruzione dei sequestri.
Ma servirà facilitare l’adozione delle nuove tecnologie per la tutela dei marchi, come la blockchain, affinché le imprese possano certificare e i consumatori acquistare la qualità. Insomma la moda ed il Made in Italy sono il motore dell’economia italiana e vanno sostenuti e migliorati.
Idee e progetti condivisi anche da Models Runway Italy. Infatti, nello scorso evento a Tropea, targato Models Runway Club, l’organizzatore il fashion manager, Giancarlo Presutto, ha sottolineato: “I nostri giovani che lavorano nell’ambito della moda e dello spettacolo, devono poter realizzare i propri sogni in Italia”.
di Antonio Elia, direttore responsabile